La Musica è parte di me da prima che io nascessi.
Mia Mamma ha studiato piano al conservatorio da giovane,anche se poi è divenuta medico.
Direi che l'85 % della Musica che scorre nelle mie vene mi è stata trasfusa da lei.
Mio fratello maggiore ha preso lezioni di piano,quando frequentava il Liceo,ma poi ha abbandonato l'esercizio per motivi personali.Ha convogliato la passione per la musica in una diversa via,quella del D.J..Ora lavora come ingegnere edile,ma amava mixare tra loro i dischi di vinile della disco anni '90.Io lo ascoltavo sempre,così ho conosciuto quello stile,come la musica wave anni '80 al sintetizzatore,perché egli mi ha fatto sentire anche quella,che era la moda quando era al Liceo.
Dall'altro mio fratello,invece,ho imparato ad apprezzare la musica rock melodica degli Europe,il moderno rock dei Placebo,il rap raffinato dei Down Low,nonché lo stile dei Modern Talking,gruppo tedesco molto celebre per il loro modo di interpretare pezzi di una volta.
E mio padre?Credete che egli non abbia contribuito alla mia formazione musicale "di base"?
Mio padre mi ha permesso di conoscere la musica con il flauto di Pan e l'ocarina del sud America:quando viaggiavamo in auto per andare e tornare da Cracovia,egli si teneva compagnia e (soprattutto) sveglio durante il tragitto con le sue musicassette,che spaziavano anche alle raccolte di alcuni festival di Sanremo '80.
Una famiglia amante della musica,però,non basta a farti diventare un musico-dipendente.
Al cocktail bisogna aggiungere una voglia innata di seguire i ritmi e le melodie,che in me è emersa all'età di 11-12 anni,per cantare prima le canzoni delle Spice Girls,poi esplodendo con la Boyzone mania che ha guidato la mia adolescenza.
La Boyzone-patia è stata così sconvolgente da aprirmi a nuovi suoni e musiche che anni prima non avrei mai pensato di esplorare e amare.
Ho preso ad ascoltare la musica meditativa di Enigma ed Era,i suoni particolari degli Schubert Dip,a estendere i confini del pop che avevo conosciuto,fino all'eleganza di Sting,Phil Collins,Sade.Per non parlare della conoscenza del pop tedesco di Oli-P.,Bed & breakfast e The Boyz,passando per il singolare stile di Tarkan,che in questo blog ha addirittura una categoria dedicata.
Sono tornata di nuovo indietro ai tedeschi Alphaville,ai Kajagogoo di Limahl,Kim Wilde e Sandra e già che mi "trovavo" (metaforicamente scrivendo) in Germania,ho pensato di sperimentare la techno degli And One e dei Blind Passengers,perché il mio orecchio era curioso e il mio stomaco capace di capire certi suoni industriali.
Amo lo stile del canto gregoriano autentico,nonché tutte le musiche dei nostri giorni che rendono questo tipo di lode una gradevole poesia per l'udito e per l'anima.
Ho percorso persino le strade musicali degli States con i B.S.B.,gli N'Sync,LeAnn Rymes e altri artisti e con il sintetizzatore di Vangelis sono stata in Grecia,ma non per questo rimpiango il mio amore per la musica svedese,che in vari spettri,dalla pop,all'elettronica,si distingue per melodie meravigliose e talenti in crescita.
In questa fase della mia vita mi sono "riavvicinata" alla musica classica,di cui avevo già assaggiato i quartetti di archi di Beethoven e i concerti di violino di Bach dai vinili della mia Mammina.
Ma ora sono più esigente e voglio scoprire tutto,non per ultimo,ma perché il meglio è la miglior conclusione,Chopin,l'ammirato per eccellenza dall'intera umanità e dalla sottoscritta,per la propria capacità di esprimere forti emozioni attraverso un virtuosismo unico nel modo di suonare il piano.
Infine,dagli ultimi anni dell'università ho anche imparato a suonare,seppur mediocremente,la tastiera,quindi,davvero posso dire di essere una musico-dilettante,in tutti i sensi!